
Storia e cultura
Porte aperte al museo archeologico, esposta per la prima volta una conchiglia Ciprea
giovedì 22 ottobre 2020
Una testimonianza di un tempo remoto, non ancora classificato. Una conchiglia di Ciprea o "Cypraea" (un mollusco gasteropode), un gioiello dell'antichità. La presentazione di questo reperto, rinvenuto in una grotta del Pulo, è al centro dell'appuntamento "Porte aperte al museo" in programma il 22 ottobre al museo nazionale archeologico di Altamura in via Santeramo 88, con apertura straordinaria dalle ore 19 alle 22.00.
L'iniziativa, coordinata dalla direttrice del museo Elena Saponaro, si svolge in collaborazione con la scuola di formazione Alicantes e l'associazione di promozione sociale Archè. La presentazione del percorso espositivo è curata da Rossella Toscano e Mariella Forte. Previsto, inoltre, un intermezzo musicale a cura di Carmen's Quintet.
La "Cypraea" è il frutto di una campagna di ricerche effettuata presso il Pulo. Le grotte sono state vissute dall'uomo sin dal Paleolitico superiore (13.000 a.C.), abitate in epoca neolitica (6.000 anni a.C.), nell'età del Bronzo (1500-1000 a.C.), in epoca preclassica e classica e infine in epoca cristiana con presenze eremitiche. Queste datazioni sono possibili in base ad alcuni ritrovamenti. Di certo l'insediamento umano su questo territorio è ben più remoto, considerando che l'uomo di Lamalunga - località non distante dal Pulo - è un "Homo neanderthalensis" di circa 150.000 anni fa.
Prima della scoperta dell'Uomo di Altamura, il Pulo ha rivelato tante informazioni utili. Ritrovati ciottoli incisi con un'accurata preparazione delle superfici, abbondantissimi strumenti litici del Paleolitico superiore con punte e raschiatoi, frammenti ceramici. E appunto la conchiglia di "Cypraea" con scena di ambiente marino incisa sul dorso, di difficile collocazione cronologica. Quale simbolo di fertilità - involucro protettivo dell'essere vivente quindi associata al concepimento - la Ciprea era ricercata per la confezione di collane e bracciali o usata come mezzo di pagamento.
Per partecipare, al fine di contingentare gli accessi, sono state stabilite delle fasce orarie con numero massimo di 20 visitatori per ciascuna. Ingresso libero, con prenotazione consigliata al numero 080.3146409 (dalle ore 8.00 alle ore 13.30). Per l'accesso, occorre rispettare le misure anti-contagio da Sars nCov2: la misurazione della temperatura corporea, l'uso di mascherina, il distanziamento fisico (i posti a sedere già lo sono), igiene con gel disinfettante, l'uso dell'ascensore una persona per volta (in caso di persone disabili è consentita la presenza di un accompagnatore sempre munito di mascherina).
Articolo a cura di Onofrio Bruno
L'iniziativa, coordinata dalla direttrice del museo Elena Saponaro, si svolge in collaborazione con la scuola di formazione Alicantes e l'associazione di promozione sociale Archè. La presentazione del percorso espositivo è curata da Rossella Toscano e Mariella Forte. Previsto, inoltre, un intermezzo musicale a cura di Carmen's Quintet.
La "Cypraea" è il frutto di una campagna di ricerche effettuata presso il Pulo. Le grotte sono state vissute dall'uomo sin dal Paleolitico superiore (13.000 a.C.), abitate in epoca neolitica (6.000 anni a.C.), nell'età del Bronzo (1500-1000 a.C.), in epoca preclassica e classica e infine in epoca cristiana con presenze eremitiche. Queste datazioni sono possibili in base ad alcuni ritrovamenti. Di certo l'insediamento umano su questo territorio è ben più remoto, considerando che l'uomo di Lamalunga - località non distante dal Pulo - è un "Homo neanderthalensis" di circa 150.000 anni fa.
Prima della scoperta dell'Uomo di Altamura, il Pulo ha rivelato tante informazioni utili. Ritrovati ciottoli incisi con un'accurata preparazione delle superfici, abbondantissimi strumenti litici del Paleolitico superiore con punte e raschiatoi, frammenti ceramici. E appunto la conchiglia di "Cypraea" con scena di ambiente marino incisa sul dorso, di difficile collocazione cronologica. Quale simbolo di fertilità - involucro protettivo dell'essere vivente quindi associata al concepimento - la Ciprea era ricercata per la confezione di collane e bracciali o usata come mezzo di pagamento.
Per partecipare, al fine di contingentare gli accessi, sono state stabilite delle fasce orarie con numero massimo di 20 visitatori per ciascuna. Ingresso libero, con prenotazione consigliata al numero 080.3146409 (dalle ore 8.00 alle ore 13.30). Per l'accesso, occorre rispettare le misure anti-contagio da Sars nCov2: la misurazione della temperatura corporea, l'uso di mascherina, il distanziamento fisico (i posti a sedere già lo sono), igiene con gel disinfettante, l'uso dell'ascensore una persona per volta (in caso di persone disabili è consentita la presenza di un accompagnatore sempre munito di mascherina).
Articolo a cura di Onofrio Bruno