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Mostre
Mostra d'arte contemporanea "Give me a body then"
sabato 8 luglio 2017 fino a giovedì 27 luglio
Ex Monastero "Santa Croce", via Santa Croce 5 - Altamura
Dall'8 al 27 luglio 2017 presso gli ambienti dell'ex Monastero "Santa Croce" in via Santa Croce 5, ad Altamura, sarà allestita la mostra d'arte contemporanea "Give me a body then". Gli artisti che esporranno sono: Saskia Fisher, Katharine Fry, Michele Giangrande, Roberto Pugliese, Giuseppe Teofilo e Natalia Trejbalova.
La cerimonia inaugurale si terrà sabato 8 luglio alle ore 20.00.
Concept
Alla base di ogni rappresentazione geometrica resta celato un mistero irrisolvibile: il punto. Nella sua opera principale, Elementi, il matematico greco Euclide definisce il punto come "ciò che non ha parti". Il punto è la minima entità geometrica ed è perciò adimensionale e priva di estensione. Resta inspiegato tuttavia come può un'entità statica e priva di spazio costituire forme complesse e generare il divenire della realtà. Attraverso i lavori di cinque artisti, Give me a body then indaga i processi mediante i quali unità minime di sensibilità – segni, movimenti e suoni elementari – generano realtà complesse, seguendo rigorosi e intesi processi di ripetizione. Lungi dall'essere un semplice reiterazione, la ripetizione è un processo dinamico che mette in relazione con se stessi gli elementi ripetuti, secondo modalità sempre differenti. Ciò introduce disequilibri e asimmetrie al suo interno che trasformano una semplice reiterazione in un movimento progressivo. La ripetizione diventa così un movimento dinamico di costruzione di nuove realtà. Elementi quasi impercettibili accumulano una crescente intensità espressiva. Il bisogno di un corpo diventa dunque sempre più pressante, fino a divenire una urgenza ineludibile: Give me a body then!
La cerimonia inaugurale si terrà sabato 8 luglio alle ore 20.00.
Concept
Alla base di ogni rappresentazione geometrica resta celato un mistero irrisolvibile: il punto. Nella sua opera principale, Elementi, il matematico greco Euclide definisce il punto come "ciò che non ha parti". Il punto è la minima entità geometrica ed è perciò adimensionale e priva di estensione. Resta inspiegato tuttavia come può un'entità statica e priva di spazio costituire forme complesse e generare il divenire della realtà. Attraverso i lavori di cinque artisti, Give me a body then indaga i processi mediante i quali unità minime di sensibilità – segni, movimenti e suoni elementari – generano realtà complesse, seguendo rigorosi e intesi processi di ripetizione. Lungi dall'essere un semplice reiterazione, la ripetizione è un processo dinamico che mette in relazione con se stessi gli elementi ripetuti, secondo modalità sempre differenti. Ciò introduce disequilibri e asimmetrie al suo interno che trasformano una semplice reiterazione in un movimento progressivo. La ripetizione diventa così un movimento dinamico di costruzione di nuove realtà. Elementi quasi impercettibili accumulano una crescente intensità espressiva. Il bisogno di un corpo diventa dunque sempre più pressante, fino a divenire una urgenza ineludibile: Give me a body then!