
Mostre
Locus Solus, mostra fotografica
sabato 13 ottobre 2012 fino a sabato 20 ottobre
10.00-13.00 / 17.00-21.00
Studio 52 Arte & Cornici, via Santeramo n. 24
La mostra fotografica "Locus Solus", scatti del maestro Nicola Colonna, trae ispirazione dall'omonimo romanzo di Raymond Roussel. E' una ricerca nei luoghi della solitudine, negli oggetti, negli esseri umani. Sono luoghi così tanto presenti da essere trascurati, quasi annichiliti dalla stessa umanità. I luoghi solitari somigliano molto a Le città invisibili di Calvino ma senza la curiosità del visitatore. Sono luoghi a sé stanti, esistono.
Aldilà di ogni tentativo di rappresentare fedelmente la realtà, gli scatti di Nicola Colonna raccontano l'iperreale fotografico, dove la forma si allontana dal significato illustrativo e l'immagine diventa l'espressione del sentimento e dello stato d'animo di chi fotografa. L'idea è quella di utilizzare l'apparecchio fotografico come una macchina capace di produrre metamorfosi, in grado di stimolare, dall'interno, eventi nuovi, diversi da quelli rappresentati, verso la decomposizione della forma e della materia.
Sono immagini che riconducono al concetto della fotografia diretta, che, pur non dimenticando la contingenza con la realtà, ne traduce l'immagine in equivalenti di pensieri e percezioni, siano essi nascosti nelle nuvole, nelle spighe di grano, nei riflessi di un fiume o nel morbido chiaroscuro di un nudo di donna.
Aldilà di ogni tentativo di rappresentare fedelmente la realtà, gli scatti di Nicola Colonna raccontano l'iperreale fotografico, dove la forma si allontana dal significato illustrativo e l'immagine diventa l'espressione del sentimento e dello stato d'animo di chi fotografa. L'idea è quella di utilizzare l'apparecchio fotografico come una macchina capace di produrre metamorfosi, in grado di stimolare, dall'interno, eventi nuovi, diversi da quelli rappresentati, verso la decomposizione della forma e della materia.
Sono immagini che riconducono al concetto della fotografia diretta, che, pur non dimenticando la contingenza con la realtà, ne traduce l'immagine in equivalenti di pensieri e percezioni, siano essi nascosti nelle nuvole, nelle spighe di grano, nei riflessi di un fiume o nel morbido chiaroscuro di un nudo di donna.