
Presentazione libri
Angela Capurso presenta il libro "Confini/Borders"
mercoledì 14 dicembre 2016
A partire dalle ore 19:00 Libera partecipazione.
Feltrinelli Point, via Vittorio Veneto - Altamura
Mercoledì 14 dicembre a partire dalle ore 19.00 presso la Feltrinelli Point Altamura avrà luogo la presentazione del libro "Confini/Borders" dell'autrice Angela Capurso.
Nel libro, la scrittrice si serve della scrittura e della fotografia come linguaggio duale e strumento di ricerca per far luce sulle fragili tracce di storie di transiti e migrazioni del passato, lungo la Murgia, il vasto e silenzioso territorio mediano tra Puglia e Basilicata, sin dall'epoca preistorica.
Dalla paleosuperficie di Cava Pontrelli (l'area dei Dinosauri, Altamura) e gli ipogei carsici di Lamalunga (Altamura), alle cave di tufo di Matera, al castello sconosciuto di Garagnone (Poggiorsini) e di Gravina in Puglia, alle testimonianze scomode di "archeologia militare", come il Campo profughi (Altamura-Gravina) e le dieci Basi missilistiche dislocate nel territorio murgiano all'epoca della Guerra Fredda, fino all'utopia della riforma fondiaria (Borgo Taccone, Irsina): una terra di indistinti confini, su cui hanno soffiato i venti deboli e forti della storia.
Più che fisico, il confine è un luogo metafisico. Mentre muri e recinzioni raccontano l'esclusione, al contrario, il senso etimologico di limite comune (cum / finis) richiama il luogo simbolico dove si finisce insieme, punto di incontro reciproco. Eppure per chilometri si può non incontrare nessuno, tra paesaggi che lasciano poco spazio all'interpretazione soggettiva. Se mai provano a interpretare noi.
Così è possibile trovarsi a intraprendere un dialogo con la coscienza, lungo la traccia di confine su cui procede il racconto stesso, in bilico tra lo slancio poetico soggettivo e la documentazione del reale.
Nel libro, la scrittrice si serve della scrittura e della fotografia come linguaggio duale e strumento di ricerca per far luce sulle fragili tracce di storie di transiti e migrazioni del passato, lungo la Murgia, il vasto e silenzioso territorio mediano tra Puglia e Basilicata, sin dall'epoca preistorica.
Dalla paleosuperficie di Cava Pontrelli (l'area dei Dinosauri, Altamura) e gli ipogei carsici di Lamalunga (Altamura), alle cave di tufo di Matera, al castello sconosciuto di Garagnone (Poggiorsini) e di Gravina in Puglia, alle testimonianze scomode di "archeologia militare", come il Campo profughi (Altamura-Gravina) e le dieci Basi missilistiche dislocate nel territorio murgiano all'epoca della Guerra Fredda, fino all'utopia della riforma fondiaria (Borgo Taccone, Irsina): una terra di indistinti confini, su cui hanno soffiato i venti deboli e forti della storia.
Più che fisico, il confine è un luogo metafisico. Mentre muri e recinzioni raccontano l'esclusione, al contrario, il senso etimologico di limite comune (cum / finis) richiama il luogo simbolico dove si finisce insieme, punto di incontro reciproco. Eppure per chilometri si può non incontrare nessuno, tra paesaggi che lasciano poco spazio all'interpretazione soggettiva. Se mai provano a interpretare noi.
Così è possibile trovarsi a intraprendere un dialogo con la coscienza, lungo la traccia di confine su cui procede il racconto stesso, in bilico tra lo slancio poetico soggettivo e la documentazione del reale.